17 settembre 2002
Guerrilla Marketing o Gorilla Marketing?

360° di marketing

Uno dei cardini del Guerrilla marketing è senza dubbio l'ampiezza del raggio d'azione: il concetto base è in sostanza che è più facile raggiungere un obiettivo attraverso differenti canali, piuttosto che attraverso uno solo (per quanto potente). Questo per quel che riguarda una dimensione 'spaziale'; dal punto di vista 'temporale', possiamo dire che è molto più efficace un 'attacco' protratto nel tempo, piuttosto che una 'guerra lampo' per conquistare al proprio sito o prodotto un nuovo utente. L'idea è quindi quella di essere "ovunque e comunque": e-mail, fax, telefonate, tutto quello che può costare meno di uno spot durante un "time-out" del Super Bowl e che può andare a colpire direttamente le esigenze e gli interessi del potenziale cliente. Inoltre, accordi con altri siti, più o meno visitati rispetto al proprio. Il co-brand è senza dubbio una della armi preferite dal guerrigliero del marketing. Tanti sono i visitatori, che, per una serie di motivi disparati, escono da un sito web per tornare nell'oceano della Rete, a prescindere dalla qualità del sito in questione. Perché allora non indirizzare questi utenti insoddisfatti o, tutti si augurano, già soddisfatti, verso siti 'amici' che a loro volta hanno dei link che puntano al nostro sito? E' ovvio che per realizzare una buona rete di partnership di questo tipo è necessario tempo e fatica; sono pochi gli amministratori di siti di un certo livello che accettano senza batter ciglio di inserire sulle proprie pagine link a siti altrui. Ci vuole una grande fiducia e una grande professionalità per convincere a fare scambi di visibilità di questo tipo ma, una volta che si sia trovato un accordo (la forza dei siti in accordo deve essere sufficientemente bilanciata), i risultati non tardano affatto a farsi vedere. Qui stiamo parlando del Web, ma è evidente che lo stesso sistema di cross promotion può essere praticato con strumenti più tradizionali: brochure, lettere pubblicitarie, messaggi radiofonici e persino spot in TV.

Come scrive Levinson, il già citato fondatore e 'guru' del guerrilla marketing, "Le parole magiche sono presenza e attività. I navigatori […] partecipano a forum, chat, newsgroup e mailing list". Partecipare a tutte queste attività è fondamentale per raggiungere il potenziale cliente quando meno se lo aspetta, ovvero quando non è psicologicamente 'preparato' ad assorbire un messaggio pubblicitario, come davanti ai solito 3 minuti di spot televisivi. Ovviamente, anche un'attività di questo tipo comporta delle spese, se non in termini di materiale da acquistare etc., sicuramente in termini di tempo che, come è noto, ha un valore facilmente quantificabile per chi dispone di… sole 24 ore al giorno. Ma, come nella guerriglia vera e propria, i proseliti svolgono, più o meno consapevolmente, un lavoro simile ai capi dell'organizzazione, allo stesso modo può dirsi per quanto riguarda la guerriglia virtuale. Abbiamo già affrontato il tema del viral marketing in una delle precedenti edizioni di E-commerce News; è inutile dire che il Guerrigliero del Web apprezza e sfrutta enormemente il viral marketing, in un'ottica di risparmio di costi e di diffusione del messaggio che supera le tradizionali categorie di investimento e di budget pubblicitario.


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