10 giugno 2003
Il Web Advertising dopo la Dialer Age

Se i dati di ascolto di Radio a colori (di Beha) e Mi Manda RAI 3 (di Marrazzo) e di Striscia la Notizia (di Ricci) non sono completamente errati, allora possiamo dire che, oggi, solo chi non ascolta la radio e non guarda la TV non sa che cosa siano i dialer.

Riassumendo brevemente: per dialer si intende qualsiasi software eseguibile (.exe), generalmente di piccole dimensioni (pochi kbytes), che permette all'utente di un sito di accedere a una "area riservata" attraverso la disconnessione dal proprio provider di connettività attuale verso un altro provider che utilizza numeri telefonici con tariffa a valore aggiunto: in sostanza, numeri telefonici molto cari rispetto alle numerazioni tradizionali.

Senza approfondire oltre la cosa dal punto di vista tecnico (numerosissimi sono i siti che offrono notizie a riguardo), a noi preme cercare di capire questo "fenomeno" non dal punto di vista del consumatore, ma dal punto di vista dell'editore e cercare di capire che ruolo hanno avuto e hanno questi software nel web advertising e più in generale in tutto l'Internet italiano. Partiremo quindi da considerazioni specifiche riguardo al mondo dei dialer per estendere poi le nostre considerazioni alla prospettiva ben più ampia e complessa della pubblicità via Web.

Del consumatore se ne sono occupati in molti. Per essere precisi, già più di due anni fa, la trasmissione Le Iene (della Marcuzzi) aveva dedicato alcuni minuti del proprio palinsesto allo "smascheramento" di questi diabolici strumenti capaci di fare spendere centinaia di migliaia di Lire in bolletta a qualche malcapitato. Di fatto, a seguito della trasmissione non ci fu nessuna sollevazione popolare anzi il mercato continuò a crescere sempre di più.

Che cosa è cambiato da più di due anni a questa parte? Che cosa ha fatto sì che tutte le trasmissioni che difendono più o meno il consumatore si occupassero accanitamente della cosa?

Un servizio... impagabile

In primis, il numero di navigatori che si sono visti recapitare una bolletta particolarmente salata sono decisamente aumentati, e questo fondamentalmente per due motivi: Internet è in continua crescita e gli ultimi tre o quattro milioni di utenti si sono tuffati per navigare nel mare magnum del Web senza una grande preparazione; in secundis, sono molti di più i webmaster che hanno offerto direttamente l'accesso ad aree riservate tramite dialer ai propri utenti e sono molti di più i siti che - posizionati in motori di ricerca e directory - pubblicizzano aree riservate simili o identiche e, the last but not the least, molti di più sono i centri servizi e i carrier telefonici che offrono questo servizio ai webmaster italiani e con possibilità di revenues sempre più appetibili; senza parlare del fatto che Telecom Italia ha consentito un costante (possibile) aumento della chiamata al minuto (siamo ora a 2.5 Euro + IVA) e anche la possibilità di rimanere collegati (dai 6 minuti di qualche anno fa si è passati a 90 minuti).

Tra i vari motivi succitati a mo' di spiegazione dell'attuale boom informativo sullo 'scandalo' dialer, manca senza dubbio quello più importante e allo stesso tempo meno noto: fino a due anni fa, le aree riservate erano dedicate esclusivamente a materiale pornografico; i siti porno sono stati sempre 'leader' quantitativi in tutto il Web mondiale e il motivo è molto semplice: la grande domanda da parte dei navigatori internet. Come avremo modo di dimostrare, le ricerche di tipo pornografico hanno rappresentato e rappresentano tutt'ora la maggioranza relativa di tutto l'universo delle ricerche web. Fino a qualche anno fa poteva quindi valere l'equazione: sito con dialer = sito pornografico. Nel dicembre del 2001 il mercato dei dialer ha preso una svolta. Perché non offrire attraverso aree riservate anche altri contenuti? Gli italiani, come è noto, amano il telefono e soprattutto amano il telefono cellulare. Attualmente quasi tutti gli italiani posseggono un telefono cellulare (più di 50 milioni di apparecchi secondo le stime di diverse fonti autorevoli) e ogni giorno gli italiani inviano circa 70 milioni di SMS (Short Messages Service). La possibilità di 'personalizzare' le suonerie dei cellulari e i loghi visualizzati sui display è stata la conditio sine qua non per il boom dei dialer delle suonerie.

Si è trattato, come già detto, di una svolta qualitativa perché, da quel momento in poi, il target dei possibili 'clienti' di servizi dialer si è enormemente ampliato, coinvolgendo così tutti i possessori di telefono cellulare e, soprattutto, i più giovani. D'altro canto, siti, portali, community che fino a quel momento non volevano pubblicizzare banner e link a siti pornografici, hanno massicciamente cominciato a promuovere siti dedicati a loghi & suonerie. In qualche modo, il dialer era stato 'sdoganato'.

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