01 settembre 2005
La Pubblicità nell'era digitale

Di Maurizio Goetz

Alcune riflessioni sul futuro della pubblicità digitale in un economia dell’attenzione

The attention economy is a market place based on the idea that while information is essentially infinite, demand for it is limited by the working hours in a human day

John Browsing e Spencer Reiss Encyclopedia of The New Economy Wired Marzo 1998.

Immaginate di volere acquistare una buona miscela di tè, sono sicuro che l’ampia scelta offerta da un supermercato vi darebbe modo di trovare facilmente quella che preferite. Immaginate ora di entrare in un negozio specializzato, dove alla vostra richiesta di una confezione della pregiata bevanda ve ne vengano offerte 650 varianti; probabilmente tale disponibilità metterebbe a dura prova il processo di acquisto della maggioranza di voi, anche se qualche raffinato intenditore potrebbe non trovare la qualità che sta cercando.
Se prendiamo in considerazione il World Wide Web, ci accorgiamo immediatamente che la quantità di risorse informative ( intese in senso lato) “pubblicate” in rete è immensa. Vi invito a verificare il numero di correlazioni che potete trovare su un motore di ricerca, selezionando la voce “tea” (utilizzando quindi il termine inglese).
Siamo sicuri che l’aumento di informazioni disponibili contribuisca in ogni circostanza alla razionalizzazione del processo di acquisto di un consumatore?
Stiamo superando l’economia dell’informazione, la crescita esponenziale dei contenuti immessi in rete è superiore alla capacita da parte degli utenti di recepirli. Come rileva Michael H. Goldhaber, studioso di sociologia del cambiamento, “l’economia per definizione studia come una società utilizza le sue risorse scarse e l’informazione oggi non solo non è scarsa, è ridondante”. Davvero l’informazione non vale più nulla? Secondo una definizione di Claude Shannon, ingegnere dei laboratori Bell negli anni quaranta, “l’informazione è un messaggio che riduce l’incertezza”; quando i messaggi cominciano ad essere troppi rispetto alla capacità di assorbirli, non solo non riducono l’incertezza, al contrario provocano confusione. John Browning e Spencer Reiss giustamente compiono una distinzione tra i concetti di “dato”, “informazione” e “conoscenza”. Un dato è un’unità di informazione, essa diviene informazione quando “è in grado di modificare la nostra percezione del mondo”. La conoscenza è invece “la trasformazione dell’informazione in valore”. In questo contesto utilizzerò il termine informazione come un messaggio a cui il ricevente attribuisce un valore.
Secondo la visione di Goldhaber, esiste in un economia digitale una risorsa scarsa ed è l’attenzione umana. Per ottenere attenzione, sottolinea Goldhaber, “occorre emettere qualcosa che è tecnicamente definibile come informazione, ma affinché un’informazione abbia un qualsiasi valore, essa deve ricevere attenzione. Una tecnologia dell’informazione è quindi anche una tecnologia dell’attenzione, ovvero un trasferimento di informazioni può avere luogo solo nella misura in cui avviene anche un trasferimento di attenzione nella direzione opposta.”
Da sempre la pubblicità si è cimentata nella difficile arte di “attirare l’attenzione dei consumatori”. Giancarlo Livraghi, nel suo libro sulla pubblicità, ci fa notare che il problema dell’affollamento pubblicitario non è così nuovo come molti ritengono, citando un articolo di Samuel Johnson, pubblicato nel 1759 dalla rivista The Idler, in cui la problematica veniva gia allora affrontata.
In un era dell’accesso, la pubblicità sul web è un gioco a somma zero, essendo la quantità di attenzione che ogni individuo è in grado di concedere, strettamente limitata.
E’ comprensibile la diffidenza di alcuni pubblicitari verso la rete, essa rivoluziona le regole del gioco della comunicazione, imponendo l’abbandono di rotte consolidate, obbligando così i comunicatori digitali ad avventurarsi in un mare aperto, ancora poco esplorato e con pochi strumenti di orientamento.



di Maurizio Goetz
m.goetz@infinito.it

Il BLog di Maurizio Goetz
www.marketingusabile.blogspot.com


  Pagina: 1 - 2  
  SitoVivo - web marketing  
SEM | e-mail | design | mobile | banner | guerilla | naming | | affiliaton | strategia | miscellanea | e-commerce | chi siamo | contatti
 

Webmarketingstrategico e' un sito di SitoVivo S.r.l. via Filadelfia 162 - Torino - 011-19705358 - fondato da Federico Riva.