16 settembre 2005
Un 'porn marketer' è più bravo di Nielsen?

Questo titolo potrà a molti sembrare eccessivo o semplicemente 'sbagliato'; a molti potrà sembrare invece solo provocatorio, teso a incuriosire il (potenziale) lettore.
A mio parere c'è del vero in tutte queste ipotesi, ma c'è del vero anche nel titolo stesso.
Il 'porn webmarketing' propriamente non esiste, così come non esiste il 'food webmarketing'; ciò a cui qui facciamo riferimento è quella 'scuola' (senza caposcuola) che l'industria della pornografia ha rappresentato e tutt'oggi rappresenta per tutto il web mondiale (con una particolare attenzione agli U.s.a., dove sia Internet sia l'industria del porno trovano la loro massima espressione).
A questo proposito, prima di cercare di capire perché il 'porn marketing' è una cosa molto seria (leggasi scientifica ed economicamente rilevante), diamo uno sguardo agli 'hard data' che riguardano l'industria della pornografia mondiale (con breakdown sugli U.s.a e sul World Wide Web).

Cominciamo col dire che l'industria pornografica mondiale genera circa 57 miliardi di dollari l'anno, in tutto il mondo, pari alla metà del prodotto interno lordo di una nazione come l'Italia, di cui 12 miliardi appartengono al solo mercato statunitense.

Questo dato accorpato è divisibile in diverse sezioni (tutti i dati sono espressi in U.s. dollars).

Video per adulti (sia VHS sia DVD) 20 MlD
Servizi escort (maschili e femminili) 11 MlD
Riviste 7,5 MlD
Sex club 5 MlD
Servizi erotici telefonici 4,5 MlD
TV via cavo 2,5 MlD
Internet 2,5 MlD
Cd-Rom 1,5 MlD

Per quanto riguarda la pornografia minorile, dal momento che si tratta di un'attività illegale in tutti i paesi del mondo, i dati sono solo ipotetici e si attestano comunque attorno ai 3 miliardi di dollari, una cifra enorme. Riprenderemo in seguito questo argomento per cercare anche di proporre alcune soluzioni finalizzate a ridurre questo fenomeno (della pedopornografia in Internt) anche se non è lo scopo principale di questo articolo.

I siti pornografici attivi in tutto il mondo (quindi al netto di quelli under construction o dismessi) sono più di quattro milioni (4,2 milioni), pari a circa il 12% dei siti totali. Le pagine interne a questi siti (comprese le home page) sono 372 milioni, mentre le ricerche che vengono effettuate ogni giorno sui motori di ricerca sono quasi settanta milioni (68 milioni, pari al 25% circa delle ricerche effettuate quotidianamente). Le e-mail a sfondo erotico-sessuale (non one to one ovviamente) sono circa due miliardi e mezzo, che corrispondono a circa 5 e-mail per ogni internet user.

Per quanto riguarda il peer-to-peer (dove la situazione è meno regolamentata e sussiste fortemente il rischio di scambio di materiale pedopornografico), si tratta di 1,5 milioni di scaricamenti (più di un terzo dei download totali, compresi i diffusissimi file musicali).
A proposito di pedopornografia, l'anno scorso dal famoso Gnutella sono state effettuate 116.000 richieste di "child pornography", certamente la punta di un iceberg se si pensa che solo i più sprovveduti si affidano a questo tipo di ricerche (come a quelle sui search engine) per rintracciare materiale pedofilo digitale. I siti web che offrono immagini e video di pornografia minorile sarebbero circa 100.000.

Last but not least, i visitatori di pagine porno al mondo sono circa 72 milioni all'anno (su un totale di circa 500 milioni di utenti).

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